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L'amore per una città, se quella città è Roma, rischia di diventare qualcosa di banale, di già letto. Non corre questo pericolo la raccolta di racconti di Michele Penza che riescono a scavare nelle più intime pieghe delle rughe millenarie della Città. Penza scopre così che Roma è sì ironica, popolare e spartana, ma sa sorprendere ancora e mostrarsi anche discreta, teneramente sensibile e affettuosa. Oltre alla Città, protagonista del libro di Penza è la sua "scrittura lieve - osserva Tullio De Mauro nella prefazione - senza enfasi, efficace, che fa di questo un libro da tenere in conto".